Corsi Yoga

i nostri corsi yoga a Varese, Padova e Genova

Hatha Yoga

Lo Hatha Yoga è una forma di Yoga basato su una serie di esercizi psicofisici di origini antichissime, nati nelle scuole iniziatiche dell’India e del Tibet.
La parola Hatha significa energia del sole (Ha) e della luna(Tha), Hatha Yoga rappresenta l’unione del sole e della luna, delle energie solari, maschili e quelle lunari, femminili. Le posizioni che il corpo assume nello Hatha Yoga si chiamano in sanscrito Asana e se pur apparentemente sembrano solo esercizi ginnici in realtà sono molto di più.

Le Asana possiedono innumerevoli finalità, aiutano a stimolare gli organi interni migliorandone la circolazione sanguigna, favoriscono l’allungamento della muscolatura tonificandola allo stesso tempo, promuovono la liberazione e la corretta funzionalità del diaframma, aiutano a ritrovare la giusta concentrazione combattendo lo stress. Nelle Asana sia il corpo che la mente trovano la fermezza e la quiete. La nostra attenzione si dirige ad ascoltare il flusso regolare del respiro, questo è un aspetto importantissimo dello yoga che ci aiuta a ritrovare quell’equilibrio interiore e quell’unità così necessari nella vita di ognuno di noi.

L’Hatha yoga è alla portata di tutti, importante è la costanza nella pratica con il giusto atteggiamento mentale. I nostri corsi si basano sull’insegnamento dei solidi principi degli otto rami dello Hatha Yoga classico e da questa base di conoscenza, i nostri studenti potranno investigare intelligentemente con creatività, i molteplici aspetti dello Yoga del mondo contemporaneo.

STRENGTH & FLEXIBILITY

Si tratta di una pratica yoga basata su un sequenza si esercizi (asana) abbinati alla respirazione che ti aiuteranno ad aumentare la forza muscolare, la flessibilità, mantenere la densità ossea, migliorare l’equilibrio e ridurre il dolore articolare nonché a migliorare notevolmente la tua pratica e la tua resistenza.

RESTORATIVE YOGA

Il restorative yoga è lo yoga del recupero e del rilassamento. La pratica deriva dagli insegnamenti del maestro B.K.S. Iyengar e fu perfezionata negli anni dai suoi studenti per diventare uno stile terapeutico di Yoga. L’enfasi del restorative yoga è posta sul rilassamento in assenza di qualsiasi tipo di sforzo in posture semplici adatte anche a chi non pratica abitualmente e a chi non è molto flessibile o a chi ha qualche disabilità o deve recuperare da un incidente. Il restorative yoga aiuta a innescare il sistema nervoso parasimpatico, che ha la capacità di bilanciare il corpo e riportare il suo sistema di risposta in completo equilibrio. Il comfort e le esigenze dell’individuo si incontrano con l’uso degli attrezzi dello yoga detti “props” che sosterranno il corpo durante le pose di rilassamento. Sarà la gravità ad aiutare con il rilassamento e il rilascio della tensione.

VINYASA YOGA

Si distingue dagli stili più lenti e meditativi in quanto incentrato su un flusso fluido e dinamico di movimenti. Con “Vinyasa”, tradizionalmente, ci si riferisce alla sequenza di asana che corrisponde alla sezione centrale del Saluto al Sole, la quale prevede il passaggio dalla Posizione del Cane che Guarda in Basso (Adho Mukha Svanasana) alla Posizione dei Quattro Appoggi (Chaturanga), alla Posizione del Cane che Guarda in Alto (Urdhva Mukha Svanasana), con ritorno finale alla postura d’inizio. La sequenza descritta viene spesso impiegata nel Vinyasa per transitare tra le diverse asana o come forma di riscaldamento. Lo sviluppo di questo stile si deve a Krishnamacharya (1888-1989) che  portò l’attenzione sulla fase di collegamento da una asana e la successiva, affinando lo studio del momento di transizione fra le posizioni, in sincronia con una respirazione specifica che favorisca un armonica continuazione.

YOGA DRUMMING​

In tutte le ere passate, l’uomo ha sempre utilizzato il tamburo per facilitare la meditazione e risvegliare la consapevolezza, noi vogliamo usare il potere del tamburo per guidare e stimolare la nostra investigazione e trasformazione interiore.

Il Dr. Assagioli definisce il ritmo “Elemento primordiale fondamentale della musica” e cita il poeta D’Annunzio nel suo pronunciamento del ritmo come “Il cuore della musica”. Assagioli continua dicendo: “Il ritmo è l’elemento che possiede la più intensa ed immediata influenza sull’uomo e ne influenza direttamente sia il corpo che le emozioni”.

Massimo ha finalmente trovato un modo per unire l’esperienza accumulata in 35 anni di attività e studio come percussionista con i suoi 30 anni di esperienza come cultore ed istruttore di arti marziali, terapista ed insegnante di yoga.

Dall’unione dello yoga e del tamburo, nasce un potente metodo per facilitare l’unione di corpo, mente e spirito. Il suono del tamburo rappresenta un nuovo modo per migliorare e stimolare la nostra pratica yoga ed approfondire la nostra ricerca interiore.

Yoga e percussioni formano una partnership naturale; l’energia vibrante del tamburo sembra esercitare una potente attrazione verso una pratica più profonda, sia per gli studenti che per l’insegnante stesso. Il percussionista muove l’energia nello spazio mentre lo yogini muove energia nel corpo ed il ritmo del tamburo può arrivare ad influenzare l’intensità del movimento.

PRANAYAMA

Una delle possibili e comuni interpretazioni del termine Pranayama, può essere “controllo del respiro” o “ ritenzione del respiro”. Possiamo dire che il Pranayama rappresenti la nostra capacità di espandere o trattenere il respiro andando a creare una ipo-ventilazione e talvolta anche una iper-ventilazione. Il termine controllo del respiro, pur essendo quello più comunemente usato, non rende a pieno l’idea perché le pratiche utilizzate sono varie . La parola Pranayama è formata da due radici : “ prana” più “yama”. Prana significa “energia vitale” o “forza vitale”. È la forza che esiste in tutte le cose, sia animate sia inanimate. Benchè strettamente in relazione con l’aria che respiriamo , è più sottile dell’aria o dell’ossigeno. Perciò, Pranayama non dovrebbe essere considerato soltanto un esercizio di respirazione con lo scopo di introdurre più ossigeno nei polmoni. Il Pranayama utilizza la respirazione per influenzare il flusso di prana nelle Nadi, o canali energetici, del Pranamaya Kosha , o guaina (livello) di energia.

La parola Yama significa “controllo” ed è utilizzata per indicare varie regole o codici di comportamento. Tuttavia, questo non è il vocabolo unito a prana per formare pranayama; la parola corretta è “Ayama” che ha molte più implicazioni. La parola ayama è definita come “ estensione” o “ espansione”. Quindi la parola pranayama significa “ estensione o espansione della dimensione del prana”. Le tecniche di pranayama forniscono il metodo tramite il quale la forza vitale può essere attivata e regolata per andare oltre i confini o i limiti individuali normali e ottenere uno stato più elevato di energia vibratoria e consapevolezza. La pratica del Pranayama viene eseguita seguendo regole e tecniche ben definite, sviluppate nei secoli dai Rishi (saggi) indiani.

Quattro aspetti del pranayama

Nelle pratiche di pranayama si utilizzano quattro aspetti importanti della respirazione, essi sono:

  • Puraka o inspirazione
  • Rechaka o espirazione
  • Antar Kumbhaka o ritenzione interna del respiro
  • Bahir Kumbhaka o ritenzione esterna del respiro

 

Le differenti pratiche di pranayama includono varie tecniche che utilizzano questi quattro aspetti della respirazione.

La parte più importante del pranayama è in effetti kumbhaka o ritenzione del respiro. Tuttavia, per praticare kumbhaka con successo, ci deve essere uno sviluppo graduale del controllo sulla funzione respiratoria.

Perciò nelle pratiche di pranayama, all’inizio  è data maggior enfasi all’inspirazione e all’espirazione per rinforzare i polmoni ed equilibrare il sistema nervoso e quello pranico in preparazione alla pratica di kumbhaka. Queste pratiche influenzano il flusso di prana nelle nadi, purificandole, regolandole e attivandole, inducendo così stabilità fisica e mentale.

nada yoga

Nāda yoga (नादयोग) è un antico sistema metafisico indiano. È ugualmente un sistema filosofico, una medicina e una forma di yoga. Gli aspetti teorici e pratici del sistema si basano sul presupposto che l’intero cosmo e tutto ciò che esiste nel cosmo, compresi gli esseri umani, è costituito da vibrazioni, chiamate nāda. Questo concetto sostiene che è l’energia delle vibrazioni piuttosto che della materia e delle particelle a formare i mattoni del cosmo.

Nāda yoga è anche un modo reverenziale per avvicinarsi e rispondere alle vibrazioni. In questo contesto, le vibrazioni silenziose del sé (anhata), del suono [e] della musica (ahata) hanno un peso spirituale più significativo, rispettivamente, di quello che normalmente forniscono le proprietà sensoriali. Si ritiene che le vibrazioni silenziose del sé (anhata) e il suono e la musica (ahata) svolgano un potenziale ruolo di mezzo/intermediario per raggiungere un’unità più profonda sia con il cosmo esterno che con quello interiore.

L’uso di vibrazioni e risonanze da parte di Nāda yoga viene utilizzato anche per perseguire effetti palliativi su varie condizioni psicologiche e spirituali problematiche. Viene anche impiegato per aumentare il livello di consapevolezza dei centri energetici postulati chiamati chakra.

Nada è vibrazione pura che è sempre esistita, è l’eterna essenza vibrazionale dell’universo a volte definita come Purusha o Ishwara. Questa essenza vibrazionale è evocata dal sacro suono o Pranava (AUM – OM).

PURUSHA – ISHWARA – NADA, questa vibrazione tende a condensarsi in un punto che è definito Bindhu o Prakriti. Bindhu: descritto come un punto, non un punto senza energia e vita segnato su di un foglio di carta, è intesa come un’apertura che connette ciò che è immanifesto con tutto ciò che è manifesto. Da Bindhu tutto entra nel mondo manifesto e diventa KALA, il mondo colorato o manifesto.

NAD – BINDHU – KALA questo è il percorso che crea il mondo manifesto, noi però attraverso l’impegno e lo studio costante vogliamo percorrere questo viaggio a ritroso e cioè da:

KALA- BINDHU-NAD, dal manifesto all’immanifesto, all’essenza della vibrazione divina.

Solo attraverso la piena consapevolezza della nostra vera natura e delle possibilità di trasformazione di questa nostra esistenza, momentaneamente offuscata dal velo di Avidya, possiamo iniziare questo viaggio a ritroso nella ricerca della fonte. La pratica costante dei principi tramandati dalle numerose scuole e lignaggi delle Darshan dello yoga sono lo strumento che ci può indicare la via. A noi la scelta.

kirtan

La radice di kirtan è kirt (sanscrito: कीर्त्). La radice si trova nei Samhita, nei Brahmana e in altra letteratura vedica, così come nella letteratura Vedanga e Sutra.

Il kirtan, a volte indicato come sankirtana (letteralmente, “esibizione collettiva”), è un canto di chiamata e risposta o una conversazione musicale, un genere di arti performative religiose che si è sviluppato durante le tradizioni devozionali della bhakti dell’India.

Tuttavia, è una pratica eterogenea che varia a livello regionale e include una miscela variabile di diversi strumenti musicali, danza, orazione, teatro, partecipazione del pubblico e narrazione morale. In molte tradizioni un kirtan è un’esibizione in stile chiamata e risposta, che va dalla danza devozionale e dal canto di un cantante e del pubblico. Il kirtan viene spesso accompagnato da strumenti musicali come: Harmonium, la veena o ektara (forme di strumenti a corda), la tabla (tamburi unilaterali), il mrdanga o pakhawaj (tamburo a due lati), il flauto (forme di strumenti a fiato) e karatala o tala (cembali).

Noi di Holismos Yoga & Wellness, usiamo diverse forme di kirtan tradizionali derivanti dalle tradizioni Induista e Buddista, ma anche preghiere Cristiane e di altre tradizioni. Cantare eleva lo spirito e per questa sua valenza,  tutte le tradizioni religiose oltre alla preghiera, usano il canto nelle sue varie forme, come strumento principe per elevare l’energia individuale e lo spirito.

Unisciti a noi di Holismos e vieni a cantare liberandoti delle tensioni e dello stress che inevitabilmente accumuliamo giorno dopo giorno.

MANTRA

Per migliaia di anni, mantra e formule speciali derivate da antichi insegnamenti e testi in Sanskrito, sono stati praticati, nella ricerca di precisi effetti sulla vita di coloro che assiduamente li praticavano: ridurre il Karma e concentrare la mente dissipando la disparità normalmente esistente tra mente, corpo e spirito.

Il tentativo era anche quello di sintonizzare lo “strumento” corpo umano alle varie energie invisibili esistenti nel nostro universo. La pratica costante, sistematica dei mantra produce un effetto immediato sul respiro, rendendolo più profondo, ed automaticamante aumenta anche la capacità di concentrazione;  la mente diviene più chiara, nuove informazioni vengono percepite e si crea una espansione di coscienza.

La consapevolezza cresce nel nostro spazio interiore, mentre le difficoltà imposte dal nostro bagaglio karmico, pian piano si dissolvono attraverso la ripetizione di queste antiche, sacre formule. Possiamo quindi iniziare a vedere, sentire e comprendere sotto una nuova luce, con nuove modalità di comprensione.

La parola Mantra deriva da due parole sanscrite, la prima sillaba deriva da “Manas” o “mente”, e la seconda sillaba deriva dalla parola sanskrita “trai” che signica “proteggere” o “liberare da” . Quindi possiamo definire il mantra come uno strumento usato per la mente, che eventualmente la libera dalle fluttuazioni della stessa. I testi spirituali antichi, arrivati fino ai nostri giorni dall’oriente, si presentano a noi tramite una delle lingue più antiche della nostra umanità: il Sanscrito. Nelle nostre pratiche di Hatha Yoga, una particolare importanza è data all’uso dei mantra in quanto vista la natura vibratoria del cosmo, cerchiamo di creare una  sintonizzazione vibrazionale con essa, non solo tramite la pratica delle asana e del pranayama, ma anche con l’uso di “Vak” la voce. Ed è la voce lo strumento più sofisticato a nostra disposizione.

Le speciali vibrazioni attribuibili alla preghiera o ai mantra, tramandateci da secoli di sperimentazione dei Rishi e degli asceti, diventano così strumento efficace nel nostro viaggio di crescita e di ricongiungimento alla soergente primordiane “Nad, Purusha, Spirito Santo”.  

yoga therapy

Mentre in India è sempre stato un valore intrinseco delle pratiche yogiche, quello di avere una positiva ricaduta sullo stato di salute del praticante e fino ad epoche recenti, non si è sentita particolare esigenza di sviluppare un filone interamente dedicato al suo aspetto terapeutico. Al contrario in occidente negli ultimi decenni, si è voluto dare un certo impulso a questo aspetto ed oggi la yoga therapy, rappresenta una valida sintesi tra la saggezza antica dell’oriente e le più recenti conoscenze di medicina complementare, biomeccanica e posturologia dell’occidente.

Gli insegnanti, sia in oriente che in occidente, che negli anni hanno sviluppato la “yoga therapy” come una disciplina a sé stante, vi sono arrivati aggiungendovi le loro rispettive esperienze professionali e  personali, particolarmente nel campo della guarigione, delle scienze motorie, dell’anatomia, della biomeccanica, della psicologia ecc. 

Semplicemente possiamo pensare  alla yoga therapy come un modo per sostituire vecchie abitudini con nuovi ed attuali paradigmi. Questa vede la mente, il corpo e lo spirito come interconnessi e cerca di evocare dei cambiamenti nello stile di vita. Può essere sicuramente un ottimo metodo per gestire le malattie e facilitare la guarigione. Essa comprende non solo le tecniche corporee che eseguiamo quando siamo sul tappetino, ma anche e soprattutto vuole reinterpretare il modo con cui ci relazioniamo noi stessi e con gli altri, al di fuori del tappetino di yoga. 

Mentre nelle classi normali di yoga si seguono determinati dettami di progressione e di studio, nelle sessioni di terapia yoga, si cerca di adattare la pratica dello yoga ai bisogni individuali di soggetti con specifici e persistenti problemi di salute, che non possono essere presi in carico in normali sessioni yoga di gruppo. 

Ad Holismos siamo specializzati nel seguire i nostri clienti individualmente, sostenendoli nel loro percorso di guarigione ed evoluzione.

Da due anni abbiamo fondato “Aletheia, scuola di formazione in yoga therapy e medicina integrata”

Corsi e Orari

MERCOLEDÍ
DALLE 19.30 – 21.00 | Hatha yoga

LUNEDÍ 18.45-20.15

GIOVEDÍ 20.00-21.30

SABATO 10.00-11.30

LUNEDÍ

DALLE 10.30 ALLE 12.00 | Lezione di Hatha Yoga con Sara
DALLE 18.45 ALLE 20.00 | Lezione di Hata Yoga con Massimo
DALLE 20.15 ALLE 21.30 | Lezione di Vinyasa Yoga con Sara

GIOVEDÍ

DALLE 18.20 ALLE 19.30 | Lezione di Hata Yoga con Massimo
DALLE 20.00 ALLE 21.30 | Lezione di Hata Yoga con Massimo

SABATO
DALLE 10.00 ALLE 11.30| Lezione “STRENGTH & FLEXIBILITY” con Sara