Il Pranayama può essere considerato una pratica di “controllo del respiro” o di “ritenzione del respiro”, che ci accompagna nell’ espandere o nel trattenere il respiro, creando una ipoventilazione e, a volte, anche una iperventilazione. Nel Pranayama si utilizzano diverse tecniche che permettono di allungare o accorciare il respiro, portando chi lo pratica ad uno stato di benessere, concentrazione e calma.
Le tecniche di Pranayama permettono di attivare e regolare la forza vitale attraverso il respiro. Questa forza vitale può essere attivata e regolata per andare oltre i confini o i limiti individuali normali al fine di ottenere uno stato più elevato di energia vibratoria e di consapevolezza. La pratica del Pranayama viene eseguita seguendo regole e tecniche ben definite, sviluppate nei secoli dai Rishi (saggi) indiani.
Il significato di Pranayama
Il termine controllo del respiro, pur essendo quello più comunemente usato, non rende a pieno l’idea, perché le pratiche utilizzate nel Pranayama sono varie.
La parola Pranayama è formata da due radici: “prana” più “yama”.
Prana significa “energia vitale” o “forza vitale”: si tratta della forza che esiste in tutte le cose, sia animate sia inanimate e, seppur sia strettamente connessa con l’aria che respiriamo, in realtà questa energia vitale è più sottile dell’aria o dell’ossigeno. Praticare il Pranayama non significa, quindi, “semplicemente” introdurre più ossigeno nei polmoni, ma bensì influenzare il flusso di prana nella nadi, andando a purificarle e ad attivarle.
La parola Yama, invece, significa “controllo”. In realtà, la parola corretta da considerare sarebbe “Ayama”, che ha molti più significati, uno tra tutti “estensione” o “espansione”. Quindi, Pranayama, significa “espansione della dimensione del prana”.
Pranayama a Varese: le 4 respirazioni
Come accennato, le pratiche di Pranayama influenzano il flusso di prana nelle nadi, purificandole, regolandole e attivandole, inducendo così stabilità fisica e mentale. Le pratiche di Pranayama che svolgiamo nel nostro centro di Varese includono varie tecniche che utilizzano quattro aspetti della respirazione, ovvero:
- Puraka – Inspirazione
- Rechaka – Espirazione
- Antar Kumbhaka – Ritenzione interna del respiro
- Bahir Kumbhaka – Ritenzione esterna del respiro
La parte più importante del Pranayama è Kumbhaka o ritenzione del respiro: per arrivare a praticare Kumbhaka con successo, però, bisogna che ci sia uno sviluppo graduale del controllo del respiro. Ecco perché, nelle pratiche di Pranayama, inizialmente è data maggior enfasi all’inspirazione e all’espirazione per rinforzare i polmoni ed equilibrare il sistema nervoso e quello pranico, in preparazione alla pratica di Kumbhaka.