ELEMENTAL WORLD

Recensione di Daniele Arnaldo Giorcelli

Non basta essere musicisti per comporre buona musica.

Non basta essere insegnanti di Yoga per comporre buone sequenze.

Non basta essere allo stesso tempo musicisti e insegnanti di Yoga per comporre (ed eseguire) buona musica per praticare Yoga e altre discipline olistiche.

Massimo Cantara però c’é riuscito e il suo disco riesce a portare l’ascoltatore in spazi e atmosfere che catturano l’attenzione e muovono la forza vitale (Ki/Qi o Prana, chiamatela come volete).

Utilizzo regolarmente la sua musica come sottofondo per sessioni di Yoga e Shiatsu con notevoli risultati. Io sono onorato di essere un suo amico da tanti anni e quindi so che Max ha un Cuore grande, ma mi ha fatto molto piacere notare che i miei pazienti o studenti attraverso i loro entusiastici commenti esprimevano lo stesso concetto: “Questa è musica composta e suonata da chi ha un Cuore e ne sa sull’argomento”.

Il disco è un viaggio negli elementi archetipici descritti dalla tradizione indiana e quindi nell’ordine: Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere (spazio). In verità si va anche oltre ovvero si esplorano corrispondenze musicali con il sesto chakra e il livello superiore (che non voglio chiamare chakra perché sarebbe impreciso).

Le corrispondenze sono ben espresse tramite variazioni nell’utilizzo di vari strumenti compresa la voce. I ritmi sono sempre una presenza importante, ma d’altro canto Massimo è un esperto percussionista. Io sono un grande cultore della musica classica indiana che, se qualcuno non lo sapesse, è vasta e complessa come quella occidentale. Per questo motivo, quando mi accingo ad ascoltare delle composizioni occidentali pensate come accompagnamento di pratiche indiane, cinesi o giapponesi, sono sempre molto sospettoso. Soprattutto le melodie tendono ad essere, passatemi il termine, delle lagne inverosimili. Musiche spacciate come rilassanti spesso sono solo noiose. Massimo ha realizzato un disco che meriterebbe di entrare nelle classifiche perché è riuscito a scansare le trappole insite in questo genere di composizioni e creare melodie interessanti coinvolgenti e mai banali.

Prendetevi il tempo di ascoltarlo con calma oppure, meglio ancora, utilizzatelo come sottofondo a qualche tipo di attività. Fin dagli inizi primordiali e per migliaia d’anni fino ad oggi, la musica è sempre stata pensata e utilizzata come amplificatore di mente e corpo per celebrare o accompagnare, dai riti religiosi al lavoro, dalle feste alla guerra, dalle arti allo sport. Credo che troverete facilmente varie occasioni per farvi accompagnare da questa notevole composizione.

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